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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Baby facebook

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Caricare foto dei propri Piccoli su social network e blog è un malcostume di molti genitori. I pericoli sono dietro l'angolo. Ma la voglia di far vedere il proprio bimbo per alcuni è più grande della paura di perdere la sua immagine nei meandri della rete. Salvata con un semplice CTRL+C da un perfetto sconosciuto. A me il solo pensiero fa rabbrividire. E conservo con gelosia le foto del Piccolo in un cassetto. Le invio alcune solo agli amici più cari e ai parenti lontani. Ma non ce la faccio proprio a usarla come foto di profilo o in un post. Saltando di blog in blog trovo immagini del primo bagnetto, della giornata al mare, della cameretta .... Rimango ancora una volta senza parole, ma forse perchè sono una mamma di altri tempi.

Baby businnes

Non ho il piatto pappa calda, lo sterilizzatore, il fasciatoio, il bagnetto, le radioline, lo specchietto auto per controllare il bimbo, il casco per farlo gattonare .... Eppure Il Piccolo vive alla grande. Sarò una mamma d'altri tempi, ma girando in un negozio per bambini rimango ancora senza parole. Quanti oggetti inutili sugli scaffali. Quante ansie in più per le mamme d'oggi. Il tutto creato ad hoc dal mercato. Benvenuti alla fiera del superfluo. Qui potrete trovare tutto ciò che non serve per crescere un bambino.

C'era una volta la mamma...

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Solo qualche frase scritta sotto le fotografie nell'album di famiglia: "Il primo bagnetto", "Al parco con la sorellina", "La prima pappa" .... Poche semplici parole per imprimere nella memoria un ricordo. C'era una volta la mamma, che per esprimere la gioia più grande non aveva un blog. E era felice lo stesso. E' un pensiero che mi martella da giorni. Avere un blog personale per dire al mondo quanto è bello essere mamma, quanto è bello il nostro bimbo, quanto siamo Super... Ma le mamme di una volta erano Super davvero. Il massimo dell'evasione per mia madre era un fotoromanzo comprato in edicola. Gli Harmony sul comodino. Leggere "Intimità". E in quelle parole piene d'amore lei si sentiva donna come milioni di altre donne e mamma come milioni di altre mamme. Lei non aveva un blog. E era felice lo stesso.

Piccole Mani Magiche

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Sveglia presto stamattina per Il Piccolo. E stavolta non per colpa sua. Papino ha dimenticato acceso il telefonino. Confesso di essere stata pervasa per un attimo da un istinto omicida. Le sei. Dopo solo otto ore di sonno. Dopo una giornata  senza sosta (il riposino più lungo ieri, su un totale di 2, è durato solo mezz'ora, ndr).

Complemesiamo

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E siamo a 14. Auguri Piccolo. Ogni mese è un'occasione per festeggiare. E una conquista. Ricordo ancora il primo ... E da allora è stato tutto così naturale. Il Piccolo ha invaso i minuti, le stanze, il letto, i divani. Conosce ogni centimetro della casa. Il tappeto del salone è il suo regno. E lo gestisce con i suoi giochi. Una lenta ma inesorabile invasione, che ogni giorno cambia l'aspetto degli spazi e degli oggetti. Gli elefantini sulla mensola del camino non sono più gli stessi da quando è arrivato Il Piccolo. C'è chi ha perso la proboscide e chi, in una caduta rocambolesca, ha riportato miracolosamente la frattura di una sola unghia della zampa.

Incipit

C'è un momento giusto per ogni cosa. Un attimo preciso in cui qualcosa accade e basta. Senza preavviso. E è senza preavviso che nascono queste parole. Il Piccolo, che domani compie 14 mesi, dorme beato nella culla. E' la prima volta da quando lo conosco che si addormenta così all'improvviso e soprattutto in pieno giorno. Da quando è atterrato sul mio torace, in basso sotto il seno, appoggiato lì da un'infermiera distratta che voleva farmelo allattare subito, un secondo dopo nato. "Ma è troppo in basso", ripetevo io. "Ci arriverà da solo", rispondeva lei. E infatti con la sua testolina minuscola, annusando la mia pelle, scivolando su di me ci è arrivato. Occhioni spalancati e manine morbidissime. Ha trovato il suo nutrimento e io il mio. Un paio di centimetri e era lì, attaccato di nuovo a me. E è da quel preciso istante che lui non ha voluto saperne di dormire a lungo di giorno. Solo brevi riposini, al massimo di mezz'ora. "E' una fortu